Brand audit: La diagnosi strategica dell'identità visiva
Scopri cos'è un brand audit e come questa analisi metodologica permette di valutare l'efficacia di un'identità visiva, identificare problemi e determinare la rotta da seguire.
In questa guida troverai:
Cos'è un brand audit?
Il brand audit è un processo di diagnosi esaustivo e metodologico che valuta la salute, la coerenza e le prestazioni dell'identità visiva. A differenza di un'opinione soggettiva, si basa su criteri tecnici e strategici per analizzare se una marca grafica (il logo) e le sue applicazioni soddisfano gli obiettivi e le esigenze del brand. Il suo scopo è fornire un report obiettivo che identifichi punti di forza, di debolezza e opportunità di miglioramento, ponendo le basi per decisioni strategiche come un possibile redesign o l'ottimizzazione del sistema visivo esistente.
A cosa serve un brand audit?
La funzione principale del brand audit è trasformare la discussione sull'identità visiva da un terreno di gusti personali ("mi piace \/ non mi piace") a un'analisi basata sull'efficacia. Serve a:
- Fornire una base solida per le decisioni: Fornisce argomentazioni tecniche e strategiche per giustificare la necessità di un cambiamento, di un redesign, di un aggiustamento o di mantenere il brand attuale senza modifiche.
- Allineare gli stakeholder: Crea una comprensione comune tra il team di design e i dirigenti dell'azienda sullo stato reale del brand.
- Ridurre i rischi: Identifica problemi di performance (adeguatezza stilistica, coerenza tipologica, leggibilità, riproducibilità, ecc.) che possono generare costi nascosti o influire sulla percezione del brand.
- Stabilire una roadmap: Il report finale non solo diagnostica, ma raccomanda anche azioni concrete per ottimizzare la gestione del brand.
Quando è necessario effettuare un brand audit?
Un brand audit è particolarmente necessario in momenti chiave della vita di un'organizzazione, come ad esempio:
- Prima di un redesign (rebranding): È il passo preliminare indispensabile. Lanciarsi in un redesign senza una diagnosi preventiva è come operare un paziente senza sapere cosa gli stia succedendo.
- Fusioni o acquisizioni: Per analizzare il portafoglio di brand risultante e definire un'architettura di marca coerente.
- Espansione in nuovi mercati: Per valutare se l'identità visiva attuale sia culturalmente appropriata e competitiva in un nuovo contesto.
- Quando si percepisce una stagnazione: Se il brand ha perso rilevanza o la sua identità visiva appare antiquata rispetto alla concorrenza.
- Periodicamente: Le aziende leader sottopongono i loro brand ad audit ogni tot anni per assicurarsi che rimangano allineati con l'evoluzione del business e del mercato.
Quali sono le fasi di un brand audit professionale?
Un processo di audit rigoroso segue una metodologia strutturata, che generalmente include le seguenti fasi:
- Definizione degli obiettivi: Si stabilisce il perimetro dell'analisi. Verrà sottoposto ad audit solo il marchio grafico principale, l'intero sistema visivo o anche la comunicazione verbale?
- Raccolta dei materiali: Si analizzano tutte le applicazioni esistenti del brand (poster, web, packaging, cancelleria, social media, ecc.) per avere una visione completa del suo stato attuale.
- Analisi della concorrenza: Si valuta l'identità visiva dei principali competitor per comprendere il panorama visivo del settore e individuare paradigmi e opportunità di differenziazione.
- Analisi interna (stakeholder): Si conducono interviste con dirigenti e dipendenti chiave per comprendere la percezione interna del brand, i suoi valori e i suoi obiettivi di business.
- Analisi tecnica del marchio grafico: Si valutano il logo e il sistema visivo sulla base di parametri di performance oggettivi (vedi sezione successiva).
- Elaborazione del report di diagnosi e raccomandazioni: Tutti i risultati vengono sintetizzati in un documento che presenta la diagnosi in modo chiaro e argomentato, concludendo con raccomandazioni strategiche.
Quali parametri si analizzano in un audit del marchio grafico?
Il nucleo dell'audit è la valutazione tecnica del segno identificativo. Lungi dall'essere una valutazione estetica, se ne analizza la performance funzionale. Basandosi sulla metodologia di figure di riferimento come Norberto Chaves e Raúl Belluccia, alcuni dei parametri chiave da valutare sono:
- Qualità grafica: Livello di correttezza formale e precisione tipografica.
- Adeguatezza tipologica: Se il tipo di marchio (es. logotipo puro, con simbolo) è il più adeguato alle necessità dell'azienda.
- Versatilità: Capacità del marchio di firmare diversi tipi di discorsi senza generare conflitti.
- Validità nel tempo: Potenziale del marchio di durare nel tempo senza diventare stilisticamente obsoleto.
- Riproducibilità: Performance tecnica del marchio su tutte le scale e i sistemi di riproduzione necessari (digitale, stampa, ecc.).
Per uno studio esaustivo di questi e altri parametri, consulta la nostra pagina di analisi di marchi famosi dove questi criteri vengono applicati a casi reali.
È la stessa cosa di una ricerca di mercato?
No, sebbene siano complementari. Una ricerca di mercato si concentra sulla percezione del consumatore (cosa pensa il pubblico del brand, la sua notorietà, ecc.), generalmente attraverso sondaggi e focus group. Un brand audit, invece, si concentra su un'analisi tecnico-strategica interna dell'identità visiva. L'audit valuta se gli strumenti di identificazione (il logo, il sistema grafico) sono corretti, mentre la ricerca di mercato misura il risultato della loro applicazione (combinata con altre strategie) nella mente del pubblico.
Come imparare a realizzare un brand audit?
Realizzare un brand audit professionale richiede una metodologia e una profonda conoscenza della brand strategy. Non si tratta di applicare una checklist, ma di sviluppare un pensiero critico e analitico per diagnosticare problemi complessi. La formazione specializzata è fondamentale per padroneggiare questa disciplina.
Per i professionisti che desiderano acquisire questa competenza di alto valore, abbiamo sviluppato il workshop online di Brand Audit, tenuto da Raúl Belluccia, in cui viene insegnato un metodo passo dopo passo per analizzare, diagnosticare e presentare un report di audit professionale, trasformando la conoscenza teorica in un'abilità pratica e applicabile a progetti reali.