Design: Concetto, funzione e processo della disciplina

Cos'è davvero il design? Approfondiamo il suo concetto come disciplina, il suo processo metodologico e il suo ruolo fondamentale nell'industria e nella cultura.

Cosa significa la parola “design”?

La parola "design" è un termine che si comprende meglio esplorando le sue tre accezioni principali, ognuna delle quali riflette un aspetto diverso della sua natura integrale:

  • Come sostantivo (risultato tangibile o concettuale). Si riferisce alla soluzione formalizzata che emerge da un progetto. Rappresenta la materializzazione di un'idea in un insieme di caratteristiche visive, funzionali e strutturali. Ad esempio, quando diciamo "il design di questa sedia è ergonomico", stiamo descrivendo le qualità intenzionali che la definiscono come prodotto finale.
  • Come verbo (processo e azione). Designa l'attività di ideare, concepire e pianificare qualcosa con uno scopo specifico. Qui, il design è inteso come un metodo strutturato che combina creatività, analisi e strategia. Ad esempio, la frase "progetterò una nuova identità aziendale" descrive un insieme di azioni orientate a un obiettivo chiaro.
  • Come disciplina o campo professionale. Fa riferimento all'ambito specializzato della conoscenza, con i suoi principi, metodologie e applicazioni in aree come il design grafico, industriale, di interni o di servizi. Quando qualcuno dice "ha studiato disegno industriale", si sta riferendo a una professione con tecniche, storia e criteri consolidati.

Nel suo insieme, il design è un concetto che collega la creatività con la funzionalità, sia come risultato concreto, come attività progettuale o come professione orientata a trasformare il mondo materiale e culturale con scopi specifici.

Che cos'è il design (come disciplina)?

Il design è una disciplina progettuale il cui scopo fondamentale è la prefigurazione di soluzioni a problemi specifici. Più che un atto di creazione estetica, è un processo intellettuale e metodologico che definisce la forma, la funzione e la produzione di oggetti, sistemi o messaggi prima della loro esistenza fisica. Si tratta di un'attività di pianificazione strategica che media tra le necessità umane, le capacità tecnologiche e obiettivi di ogni tipo.

Da una prospettiva accademica, il design è inteso come il processo di dare forma e senso all'ambiente artificiale. Sebbene pensatori come Victor Papanek sostengano che sia una capacità intrinseca dell'essere umano per organizzare il proprio mondo, la sua concettualizzazione come disciplina professionale è intrinsecamente legata alla Rivoluzione Industriale e alla produzione in serie.

A cosa serve il design?

La funzione principale del design è fornire soluzioni che migliorino l'interazione delle persone con il loro ambiente. Non si limita alla creazione di prodotti attraenti, ma cerca di ottimizzare la funzionalità, l'usabilità e l'accessibilità, risolvendo esigenze concrete in modo efficiente e significativo.

In ambito industriale e commerciale, il design è uno strumento strategico indispensabile. Serve a strutturare la produzione, differenziare i prodotti sul mercato, costruire identità di marca coerenti e, in ultima analisi, generare valore. Il suo obiettivo è trasformare la realtà attraverso artefatti e comunicazioni che siano funzionali, fattibili e desiderabili.

In cosa si differenzia il design dall'arte?

La distinzione tra design e arte, sebbene a volte sfumata nei suoi confini, è fondamentale nel suo scopo. L'arte è principalmente un veicolo di espressione personale, soggettiva e autonoma, il cui valore risiede nella sua capacità di commuovere, mettere in discussione o esplorare concetti.

Il design, al contrario, è un'attività che nasce da una committenza e risponde a un'esigenza concreta di un utente o di un mercato. Il suo processo è giustificabile, basato sulla ricerca e sull'analisi, e il suo successo si misura dalla sua efficacia nel risolvere il problema posto. Mentre l'arte pone domande, il design offre risposte. È interamente legato all'attività produttiva e a un contesto d'uso specifico.

Quali sono le fasi del processo di design?

Il processo di design è un quadro metodologico iterativo, non una sequenza lineare di passaggi. Sebbene le fasi possano variare a seconda della specializzazione e dell'autore, la sua struttura fondamentale comprende solitamente una serie di tappe interconnesse che garantiscono il rigore e la pertinenza della soluzione.

Generalmente, il processo inizia con una fase di immersione e ricerca per comprendere a fondo il problema, il contesto e l'utente. Segue una fase di analisi e sintesi, in cui si definisce l'approccio strategico. Successivamente, la fase di ideazione e concettualizzazione esplora molteplici soluzioni possibili. Queste idee si materializzano in prototipi che vengono sottoposti a test e validazione con gli utenti, generando un ciclo di affinamento fino ad arrivare alla fase finale di implementazione e produzione.

Il design è una disciplina o una capacità umana?

Questa domanda affronta una dualità centrale nella teoria del design. Da un lato, il design si definisce come una disciplina professionale specifica, con un proprio corpo di conoscenze, metodologie e strumenti, che sorge storicamente per rispondere alle esigenze della produzione industriale.

Dall'altro lato, pensatori come John Heskett o il già citato Papanek, lo considerano una capacità umana fondamentale e innata. Da questa prospettiva, l'abilità di pianificare, progettare e dare forma all'ambiente per soddisfare bisogni è una caratteristica intrinseca della nostra specie. La disciplina professionale sarebbe, quindi, la formalizzazione e la specializzazione di questa capacità umana primordiale, applicata a un contesto industriale e tecnologico complesso.

Cosa fa un designer?

Un designer è un professionista che svolge un'attività progettuale. Il suo lavoro consiste nel pianificare e configurare strategicamente la concezione di prodotti, comunicazioni, servizi o sistemi. Agisce come mediatore tra la tecnologia, la cultura, le esigenze dell'utente e gli obiettivi di un'organizzazione.

Oltre all'esecuzione formale, il designer ricerca, analizza, definisce problemi e concettualizza soluzioni che siano funzionali, estetiche e produttivamente fattibili. Il suo campo d'azione è trasversale all'industria, al commercio e alla cultura, apportando valore nell'articolare in modo coerente la forma e la funzione degli artefatti, degli spazi e dei messaggi che compongono il nostro ambiente.

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