Qual è la forza del tuo studio di design?
Finanze equilibrate? Flusso di lavoro costante con clienti diligenti? Un team di lavoro con competenze complementari? Bassi costi operativi?
AutoreFernando Del Vecchio Followers: 819
TraduzioneMadeleyn Mendoza Followers: 17
EditingMarina Cominetti Followers: 5
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Ci sono domande che disorientano qualsiasi designer. Esistono approcci imprenditoriali e commerciali che dovrebbero essere gestiti da quei designer incaricati degli studi, soprattutto quando hanno maggiori responsabilità come la gestione di un team di lavoro che non conoscono. È normale pensare di chi sia la colpa per averlo ignorato, ma cercare i colpevoli non risolve nulla. Inoltre, cercare colpevoli è la risposta tradizionale di chi cerca di liberarsi dalle responsabilità.
Abbiamo già affrontato, in precedenti occasioni, alcune domande per le quali i designer non hanno una risposta, come ad esempio: qual è il valore che offri?1 Ora affrontiamo una domanda che si riferisce al tuo studio di design. La seguente domanda è collegata alle proprie capacità: qual è la forza del tuo studio?
A volte, questa domanda si pone come base per delineare la matrice SWOT (acronimo in inglese di: strengths, weaknesses, opportunities e threats; strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce di un progetto o in un'impresa. Se non è esattamente nostra intenzione determinare la matrice SWOT, possiamo almeno provare a descrivere, a grandi linee, qual è la forza del nostro studio, semplicemente per sapere perché siamo ancora in piedi (o, da unʼaltra prospettiva, perché non abbiamo dovuto lasciare lʼattività).
La tendenza naturale è quella di sopravvalutare le proprie capacità creative, cioè di basare la sopravvivenza dello studio sul talento; tuttavia, devo riconoscere che ci sono pochi clienti che sottolineano davvero questo aspetto, descrivendo perché scelgono questo o quel fornitore di servizi di design (nel caso dei fornitori di servizi). Pertanto, dobbiamo iniziare ad osservare altri aspetti, principalmente quelli che possano servire a rispondere al motivo per cui continuiamo a stare sul mercato.
Se restiamo sul mercato, deve essere perché abbiamo un risultato positivo (le entrate sono maggiori delle spese, almeno a lungo termine). Cercare di spiegare “perché e come accade” può darci una risposta alla domanda iniziale. Ecco un esempio (un caso specifico di cui sono a conoscenza) in formato dialogico (dialogo aperto). Vediamo come, attraverso alcune domande, arriviamo a comprendere i punti di forza:
—Da quanto tempo gestite questa attività?
—Più di 10 anni.—Avete sempre avuto risultati positivi (redditività positiva)?
—Allʼinizio era minore; nel tempo è cresciuta.—Sempre lo stesso tipo di attività?
—Nel corso del tempo abbiamo imparato che cosa dava migliori risultati, con quale tipo di servizi continuare e quali lasciare.—Avete un flusso costante di progetti?
—Sì.—Perché?
—Perché offriamo prezzi bassi e rispondiamo rapidamente.—Come ci siete riusciti?
—I nostri costi operativi sono molto bassi e offriamo una gamma molto piccola di prodotti e soluzioni.—Come siete riusciti a ridurre i costi operativi?
—Non paghiamo lʼaffitto perché la proprietà è già nostra; non lavoriamo con attrezzature ad alto prezzo; i nostri dipendenti hanno molti anni di esperienza e il loro costo non è elevato.—Quali vantaggi ottenete dallʼofferta di una gamma molto piccola di prodotti e servizi?
—La specializzazione ci consente di lavorare molto più velocemente rispetto alla concorrenza e, sebbene i prezzi siano leggermente inferiori rispetto agli altri, lʼequazione si traduce in una redditività superiore.—E la domanda è stabile durante tutto lʼanno?
—No, ma siamo molto ordinati con lʼamministrazione dellʼazienda e questo ci ha aiutato molto. Abbiamo visto diversi casi aziendali che hanno guadagnato molti soldi e che a causa di disordini interni hanno dovuto chiudere.
Tutto ciò ha a che fare con il concetto di competitività?2 Naturalmente, perché i punti di forza condizionano la tua capacità di competere. La logica del design è diversa dalla logica della gestione aziendale. Devi capire entrambe per poterle integrare e raggiungere il successo che progetti.
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Collabora con la diffusione di questo articolo traducendolo
Tradurre in inglese Tradurre in portoghese- DEL VECCIO, Fernando. El desafío de comunicar valor, FOROALFA (2014).
- DEL VECCIO, Fernando. Sobre competitividad y competencia en diseño, FOROALFA (2013).
Questo articolo non esprime l’opinione degli editor e dei gestori di FOROALFA, che non si assumono alcuna responsabilità per la sua paternità e natura. Per riprodurlo, a meno che non sia espressamente indicato, si prega di richiedere l’autorizzazione all’autore. Dato l’accesso gratuito a questo sito e le condizioni ipertestuali del Web, apprezzeremmo si evitasse di riprodurre questo articolo su altri siti web.