Distancia - Collettiva di illustrazione ai tempi della pandemia

Il distanziamento obbligato dal COVID-19 ha ispirato questo dialogo visuale e inaspettatamente globale.

Glenda Torres Guizado, autore AutoreGlenda Torres Guizado Followers: 13

Marina Cominetti, editor EditingMarina Cominetti Followers: 5

Distancia - Collettiva di illustrazione ai tempi della pandemia
Copertina, lettering Elliot Tùpac
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«Quel distanziamento costretto dalla minaccia del COVID-19, ci ha permesso il dialogo con noi stessi, sulla futilità della nostra esistenza, sul nostro pianeta, sulla natura e tutto ciò che ci circonda.»

Inizia così la presentazione della pubblicazione virtuale e collaborativa DISTANCIA (distanza), illustrazione nel periodo di quarantena, realizzata in maniera collettiva dalla comunità di illustratori peruviani. Tra tutti i contenuti che sono passati tra le mie mani con il tema COVID-19 questo è, a mio parere, l'unico che ha raggiunto un livello poetico. Molte di queste illustrazioni esprimono in modo diretto quello che ho provato, profondamente, i primi giorni di questo confinamento sociale.

Quando l'umano si ferma, Pamela Monzón (Grafite e colore digitale)

Fin dal principio il COVID-19 non mi ha mai angosciato, né spaventato più di tanto (sempre con le dovute cautele e sicurezze). La mia angoscia è scaturita dai miei pensieri intrappolati in una casa, in uno spazio ridotto dove non potevo far altro che ascoltarli senza una via d'uscita. Un rumore tanto assordante quanto angosciante. E poi fuori da questo spazio la natura che si riappropria del mondo, degli spazi che gli sono stati sottratti nel tempo. E il pensiero della natura è stato una culla per me, un oppio, l'unico modo per calmare la mia mente e la mia anima...e quindi il covid è anche un'opportunità per rifiorire.

Lucilla
Il mondo non è nostro, Victor Aguilar (Digitale)

Molto bello. Riesce a tenere insieme il senso di costrizione profonda che stiamo vivendo, con l'idea della nostra infinita piccolezza rispetto al mondo.

Lino

Ho girato la pubblicazione Distancia a una trentina di amici italiani chiedendo se riscontrassero il proprio sentire in qualcuna delle illustrazioni. Soltanto uno di loro mi ha risposto di non aver trovato risonanza in nessuno dei lavori, ma gli altri 29 hanno fatto sua almeno una delle illustrazioni, confermando di non essere l'unica a provare queste emozioni. Avevo ragione ad aver dedotto che l'immagine poteva aiutare a tirare fuori quello che non si riusciva a descrivere con le parole.

Distancia porta con sè il messaggio di una generazione che ha vissuto altri periodi difficili come il terrorismo, la crisi economica, l'instabilità politica, i disastri naturali come il fenomeno del Niño, i terremoti, ecc. Ma il COVID-19 sarà ricordato come la peggior crisi delle nostre vite, sarà tema di dibattiti, analisi e ricerca tanto o quanto le guerre mondiali. Siamo tutti dentro una pandemia di cui l'evoluzione è trasmessa in tempo reale e, in questo modo, prende le sembianze di un organismo vivo.

Siamo consapevoli della trascendenza storica di ciò che viviamo? In qualche modo si, ma solo attraverso un approccio intimo e personale, lo stesso che ha catturato tutta la nostra attenzione prevalendo sugli altri pensieri. Ci siamo trovati a dover vivere con noi stessi e, esausti dal circostante sovrappopolato, condotti verso l'introspezione.

In qualche modo sì, ma solo in un approccio intimo e personale, lo stesso che ha coperto tutta la nostra attenzione lasciando da parte tutte le altre preoccupazioni. Ci siamo trovati costretti a vivere con noi stessi e, sfiniti dall'ambiente sovraffollato, questo episodio ci conduce all'introspezione.

Sanazione, Andrea Balbuena (Stilógrafica e colore digitale)

Questa è la mia preferita. Anziché paura e morti... Preferisco vedere cosa questa quarantena ha fatto fiorire in me... poi lei è senza vestiti, vulnerabile come ci siamo sentiti tutti, spogliati dalle nostre routine.

Sonia
Focolare, Natalí Sejuro (Mista)

Poi mi sono ritrovata anche in questo... creare un universo nella propria casa.

Sonia

Non ci deve allora sembrare strano, che non siano stati oggetto di nessuna di queste composizioni i fattori locali come il timore alla delinquenza, l'inspiegabile ordinanza delle uscite per genere, la paura della carenza di cibo, la certezza che i posti letti in ospedale e i respiratori fossero insufficienti, senza speranza di un vaccino, senza mascherine e con una nuova crisi economica in atto.

Per questo motivo Distancia racconta l'essere umano nel suo stadio embrionale, in attesa di riprendere la sua libertà, con lievi sfumature critiche e autocritiche.

I partecipanti di questa pubblicazione collettiva hanno avuto la massima libertà creativa con l'obiettivo primordiale di mostrare attraverso le immagini il sentimento quotidiano di una comunità di fronte a questo confinamento forzato a partire dall'eterogeneo, diverso e comunitario. L'onestà dell'espressione richiesta agli autori, lontana dal sensazionalismo, ha permesso una lettura pulita e umana.

 

Senza titolo, Lucía Coz (Digitale)

Questa mi rappresenta maggiormente; sono due mesi che sono chiuso in una casa simile a questa senza balconi e finestre. È una mansarda, per guardare fuori salgo su una scaletta per affacciarmi da un lucernario...

Luigi
Barca, Andrea Lértora (Digitale)

Ha il colore dei primi giorni di confinamento in cui mi sentivo a volte in un sottomarino, altre in una barca. Immaginavo la mia famiglia in un’ arca di Noè grazie alla quale saremmo potuti sopravvivere solo se non fossimo caduti nella tentazione di toccare terra. Isolati ma liberi di guardare l'orizzonte e chiacchierare, giocare e leggere. Mi vergogno a volte della mia freddezza di vedermi in questa barca navigando insieme ad altre barche come se raffigurasse una selezione naturale e con la presunzione di credere che dipende da ciascuno di noi il poter sbarcare e ricominciare da capo.

Glenda

Vi invito a vedere Distancia, lasciatevi accompagnare da questo progetto.

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