Design thinking: Metodo, critica e applicazione reale

Esplora il design thinking oltre le 5 fasi. Analizziamo la sua metodologia, i suoi strumenti, le critiche e la sua applicazione reale in aziende e progetti di design.

Cos'è il design thinking?

Più che un semplice metodo, il design thinking è un framework e una mentalità che sistematizza i processi cognitivi dei designer per affrontare problemi complessi. Il suo nucleo è l'innovazione incentrata sull'essere umano, alla ricerca di soluzioni che siano desiderabili per le persone, praticabili per il business e tecnologicamente fattibili. Si allontana dagli approcci puramente analitici per integrare empatia, creatività e sperimentazione nella strategia aziendale, trasformando il design nel processo stesso di innovazione, non in un'aggiunta estetica finale.

Quali sono le 5 fasi del design thinking?

Il modello più diffuso, reso popolare dalla d.school di Stanford, articola il processo in cinque fasi. Tuttavia, è fondamentale capire che non si tratta di una ricetta lineare, ma di un ciclo iterativo in cui è possibile, e spesso necessario, tornare indietro e avanzare tra le fasi per affinare la comprensione del problema e della soluzione.

  1. Empatizzare: Immersione profonda nel contesto dell'utente per comprenderne le esperienze, le motivazioni e le necessità non espresse. Implica osservazione, interviste e altre tecniche etnografiche.
  2. Definire: Sintesi dei risultati della fase di empatia per formulare un punto di vista chiaro e attuabile. Si definisce il problema fondamentale da risolvere dalla prospettiva dell'utente.
  3. Ideare: Generazione di un ampio spettro di idee e possibili soluzioni senza giudizio. Si dà priorità alla quantità rispetto alla qualità iniziale per esplorare il maggior numero di percorsi creativi.
  4. Prototipare: Creazione di rappresentazioni tangibili e a bassa fedeltà delle soluzioni più promettenti. L'obiettivo non è creare un prodotto finale, ma un artefatto per apprendere e testare ipotesi.
  5. Valutare (Testare): Presentazione dei prototipi agli utenti per ottenere feedback. Gli apprendimenti di questa fase informano e affinano la comprensione del problema e della soluzione, riavviando il ciclo in modo iterativo.

Come applicare il design thinking?

L'applicazione efficace del design thinking trascende l'esecuzione delle sue fasi e dei suoi strumenti. Richiede una trasformazione culturale e di mentalità. Applicarlo implica adottare un approccio abduttivo, in cui invece di cercare l'unica soluzione corretta, si esplora la "migliore spiegazione" possibile a partire dall'osservazione. Esige la formazione di team multidisciplinari per apportare diverse prospettive, una tolleranza al fallimento come fonte di apprendimento e un impegno verso l'ambiguità. Il focus deve rimanere sull'esplorazione approfondita del problema, resistendo alla tentazione di convergere prematuramente su una soluzione.

A cosa serve il design thinking?

Il design thinking è uno strumento strategico per navigare nell'incertezza e risolvere problemi complessi o "intricati" (wicked problems), quelli che sono ambigui, mal definiti e con molteplici interdipendenze. La sua principale utilità risiede nel ridurre il rischio dell'innovazione, assicurando che le soluzioni proposte rispondano a bisogni umani reali. Serve ad allineare le organizzazioni attorno a una visione condivisa dell'utente, a promuovere una cultura di collaborazione e creatività, e a differenziare prodotti, servizi ed esperienze in mercati saturi, andando oltre l'ottimizzazione dell'esistente per creare valore genuinamente nuovo.

Quali sono gli strumenti del design thinking?

Gli strumenti del design thinking non sono un fine in sé, ma veicoli per generare empatia, strutturare il pensiero e facilitare la collaborazione. Si raggruppano secondo lo scopo di ogni fase del processo:

  • Per l'Empatia e la Definizione: Si utilizzano tecniche qualitative come interviste in profondità, osservazione etnografica, mappe di empatia, profili persona e diagrammi del percorso del cliente (Customer Journey Maps) per visualizzare l'esperienza dell'utente e sintetizzarne i bisogni.
  • Per l'Ideazione: Si impiegano metodi per la generazione di idee divergenti come il brainstorming, il brainwriting, la tecnica SCAMPER o le mappe mentali, cercando di smontare i presupposti ed esplorare territori non convenzionali.
  • Per la Prototipazione e la Valutazione: Si ricorre alla creazione di prototipi a bassa fedeltà (schizzi, storyboard, modelli in cartone, role-playing) e ad alta fedeltà (mockup interattivi, modelli 3D) che permettano di testare ipotesi in modo rapido ed economico con utenti reali.

Qual è la differenza tra design thinking e pensiero tradizionale?

La distinzione fondamentale risiede nell'approccio e nel processo per affrontare un problema. Il pensiero di business tradizionale tende a essere analitico, deduttivo e convergente, cercando di ottimizzare soluzioni esistenti a partire da dati quantitativi e minimizzando il rischio. Al contrario, il design thinking:

  • È incentrato sull'umano, non sul sistema: Parte dai bisogni latenti delle persone, non dalle capacità esistenti dell'organizzazione.
  • Abbraccia l'ambiguità: Mentre il pensiero tradizionale cerca certezze, il design thinking opera comodamente nell'incertezza per esplorare nuove possibilità.
  • È iterativo e sperimentale: Invece di un piano lineare, avanza attraverso cicli di costruzione, test e apprendimento per affinare la soluzione in modo progressivo.
  • Equilibra il pensiero divergente e convergente: Alterna tra la generazione di molteplici opzioni (divergenza) e la presa di decisioni informate per avanzare (convergenza).

Perché usare il design thinking nei progetti di design?

All'interno della disciplina stessa, il design thinking fornisce un'impalcatura metodologica che struttura e potenzia il processo creativo. Permette ai designer di fondare le proprie decisioni non solo sull'intuizione o sull'estetica, ma su prove empiriche ottenute direttamente dagli utenti. Facilita la comunicazione e la difesa delle proposte di design di fronte a stakeholder non designer, traducendo il valore del design in un linguaggio di business. Inoltre, eleva la portata del progetto di design, passando dalla creazione di un artefatto all'orchestrazione di un'esperienza completa o alla soluzione di un problema sistemico.

Come implementare il design thinking nelle aziende?

L'implementazione di successo è una sfida di cambiamento organizzativo che va oltre i workshop isolati. Richiede un impegno strategico e sostenuto. Inizia con l'ottenimento del supporto dirigenziale e la creazione di uno spazio sicuro per la sperimentazione. È fondamentale iniziare con progetti pilota, ben definiti e con un potenziale di impatto visibile, per dimostrare il valore del metodo. La chiave è costruire capacità interne attraverso la formazione di team multidisciplinari e lo sviluppo di leader che agiscano come facilitatori. Infine, si deve integrare il design thinking nei processi di sviluppo prodotto e di strategia, modificando metriche e sistemi di incentivazione per valorizzare l'apprendimento e la sperimentazione tanto quanto l'esecuzione efficiente.

Qual è l'importanza del design thinking nel design?

Per la disciplina del design, la formalizzazione e la popolarizzazione del design thinking ha avuto un impatto profondo. È servito come un "cavallo di Troia" per introdurre la sensibilità e i metodi del design nel cuore della strategia aziendale, elevando il ruolo del designer da esecutore tattico a partner strategico. Ha fornito un linguaggio comune che permette ai designer di dialogare con aree come marketing, ingegneria e finanza. Tuttavia, la sua importanza risiede anche nel dibattito che genera: l'eccessiva semplificazione del termine minaccia di diluire il rigore e la profondità della pratica del design, ponendo la sfida di mantenere l'identità e la specificità disciplinare di fronte alla sua massificazione.

Quali sono esempi reali di design thinking?

Oltre ai casi canonici, il design thinking si applica in molteplici domini per generare soluzioni innovative:

  • Sanità: Il progetto "Embrace Infant Warmer" è nato dall'osservazione che le incubatrici tradizionali erano troppo costose e inaccessibili nelle zone rurali. Il team ha progettato un sacco a pelo a basso costo che mantiene la temperatura del bambino, una soluzione adattata al contesto reale degli utenti.
  • Servizi Finanziari: Bank of America, attraverso il suo programma "Keep the Change", ha utilizzato la ricerca etnografica per comprendere le difficoltà dei suoi clienti a risparmiare. La soluzione, che arrotonda gli acquisti e trasferisce la differenza su un conto di risparmio, è nata da un bisogno umano osservato, non da un'analisi finanziaria.
  • Settore Pubblico: Governi come quello del Regno Unito hanno utilizzato il design thinking attraverso il loro Government Digital Service (GDS) per riprogettare i servizi pubblici (come la richiesta di licenze o il pagamento delle tasse) dalla prospettiva del cittadino, semplificando processi complessi e migliorando l'esperienza utente.

Questi esempi dimostrano che il valore del metodo non risiede nella soluzione finale in sé, ma nel processo di inquadrare il problema attraverso una lente umana per giungere a soluzioni più pertinenti ed efficaci.

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