Perché meno è meglio nel design?

Meno è meno, più è più

È ora di mandare in pensione al motto quasi centenario “less is more”.

Luciano Cassisi, autore AutoreLuciano Cassisi Followers: 2017

Glenda Torres Guizado, traduttore TraduzioneGlenda Torres Guizado Followers: 13

Marina Cominetti, editor EditingMarina Cominetti Followers: 5

Cosa è meglio nel design: il barocco, l' elaborato, il complesso? o la semplicità e lʼausterità? La risposta del designer industriale e architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe fu: “less is more”. 1 Questo famoso motto è riuscito ad insediare, fin dai primi decenni del ventesimo secolo, lʼidea che le cose semplici siano meglio delle cose complesse, che gli ornamenti siano sempre di troppo. A quasi un secolo da quando i progettisti - di molte aree - abbiamo adottato il suddetto motto moderno, è curioso che continuiamo a ripeterlo anche quando la nostra stessa realtà quotidiana dimostra la sua falsità.

Gli ornamenti e il complesso fanno parte delle produzioni umane probabilmente tanto quanto lʼaustero e la semplicità. Faccia lei la prova. Scelga qualsiasi spazio che ha nelle vicinanze e ne faccia un inventario di quante cose sono semplici e di quante sono complesse, e si chieda se le ultime potrebbero davvero migliorare se fossero come le prime.

Le “massime”, gli slogan, le idee dogmatiche, in certi momenti possono essere utili per combattere altri dogmi installati in precedenza. Per esempio, ai tempi di van der Rohe, del Bauhaus, il dogma prevalente imponeva il prosperare. Lo slogan “less is more” rappresentava un forte colpo per lo stile dei creatori del tempo e serviva a rimuoverli dal recinto in cui si trovavano. Ha dato origine a una nuova estetica, dogmatica come la precedente, e in totale consonanza con la nuova necessità di programmare lʼobsolescenza e il rinnovamento degli oggetti imposti dal sistema economico che iniziava a insediarsi nel mondo: lʼeconomia del consumo dei prodotti industrializzati.

Sebbene lo slogan “less is more” sia stato molto utile per molti anni, nel tempo trascorso le professioni dedicate al design si sono evolute molto. I designer non lavorano più ciecamente. Abbiamo conoscenze verificate a valle di unʼinfinità di progetti realizzati per più di un secolo. Prima di iniziare il lavoro definiamo con il cliente un programma delle specifiche e univoche esigenze per ogni progetto, ciò che determina, tra varie cose, quando è conveniente la semplicità e quando invece la complessità, con totale indipendenza degli slogan, di dogmi e markettari.

È tempo di mettere lo slogan “less is more” sullo scaffale dei ricordi, dal momento che la sua funzione di innalzamento della coscienza non è più necessaria, anzi arriva addirittura in eccesso. È tempo di abbandonare il senso figurato e dare alle parole il significato che hanno: “meno è meno” e “ più è più”.

La domanda è così semplice che tutti noi la conosciamo: quando è necessario di meno, si disegna in modo più semplice, più austero, e quando è necessario di più, si disegna in modo più complesso e con più particolari. Se fosse necessario avere uno slogan che abbia un nesso con il precedente, questo potrebbe essere: “meno quando è più conveniente di meno, più quando è più conveniente di più”.

Unʼapostille

Ogni volta che sto per pubblicare un articolo, lo commento prima con gli amici. In questo caso particolare, trovo molto interessante condividere ciò che mi ha scritto sullʼarticolo Norberto Chaves: “il problema con i dogmi correttivi è che presto perdono il loro carattere correttivo e rimangono come dogmi”. Mi ha anche ricordato una frase di Thomas Henry Huxley che ha citato nel suo libro Desafueros: “Il destino comune delle nuove verità è di iniziare come eresie e finire come superstizioni”.

Cosa ne pensi? Condividi la tua opinione!


Opinioni:
0
Voti:
5

  1. Lʼespressione “less is more” è spesso attribuita a Ludwig Mies van der Rohe, che è colui che l'ha resa famosa, ma la vera paternità è del poeta tedesco Christoph Martin Wieland (1733-1813). Indipendentemente dal creatore dello slogan, cʼè chi crede che il significato che di solito viene dato a questa frase non corrisponda pienamente a quello che van der Rohe voleva dargli. In realtà, la sua opera architettonica non è affatto semplice. Al contrario, incorpora ai suoi tempi delle complessità temporali che non sono percepite a prima vista e molto meno cento anni dopo. Il suo "less is more" non si è concentrato sullʼestetica spogliata, ma sullʼottimizzazione dellʼuso di materiali e strutture per ottenere benefici in termini di prestazioni, economia, comfort, ecc.
Codice QR di accesso all’articolo Meno è meno, più è più

Questo articolo non esprime l’opinione degli editor e dei gestori di FOROALFA, che non si assumono alcuna responsabilità per la sua paternità e natura. Per riprodurlo, a meno che non sia espressamente indicato, si prega di richiedere l’autorizzazione all’autore. Dato l’accesso gratuito a questo sito e le condizioni ipertestuali del Web, apprezzeremmo si evitasse di riprodurre questo articolo su altri siti web. Pubblicato su 04/09/2020

Scarica PDF

Immagine principale dell’articolo Le funzioni di un marchio
Le funzioni di un marchio Non tutti i marchi si usano per le stesse cose. Conoscere nel dettaglio le funzioni che dovranno svolgere è fondamentale per progettarli graficamente.
Immagine principale dell’articolo Sì, logo
Sì, logo La differenziazione e la personalità di un logo non necessariamente si realizzano con creatività e originalità.

Dibattito

Logotipo
La tua opinione

Accedi con il tuo account per opinare su questo articolo. Se non ce l’hai, crea il tuo account gratuito adesso.

Potresti essere interessato

Prossimi seminari online

Corsi di specializzazione con i migliori

Estrategia de Marca

Estrategia de Marca

Claves para programar el diseño de símbolos y logotipos de alto rendimiento

20 ore (circa)
1 mayo

Tipología de Marcas

Tipología de Marcas

Criterios y herramientas para seleccionar el tipo adecuado al diseñar marcas

15 ore (circa)
1 mayo

Branding Corporativo

Branding Corporativo

Cómo planificar, construir y gestionar la marca de empresas e instituciones

20 ore (circa)
1 junio